Per l’artigiano di ieri e di oggi il lavoro è un valore quando è animato dall’etica dell’impegno che permette un’identificazione tra ciò che si è e ciò che si fa. Tra la testa e la mano.
Cosa succede, però, quando ciò che si fa non è più materiale come un tavolo o un vaso e il modo in cui lo si fa, ovvero la tecnica che si usa, è un elemento in continuo cambiamento, apparentemente privo di legame con la tradizione?
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